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Efraim Medina Reyes


Quello che mi è sempre piaciuto di lei era il suo silenzio, non era un silenzio qualsiasi, era pieno di contrasti e piccoli silenzi concentrici come onde in uno stagno. Lei non cercava di capirmi, sapeva che era stupido pretenderlo. Odio la gente che capisce, non c’è nulla di più sporco e abbietto, capire è l’insulto peggiore, una balla in confezione regalo. Tra noi due non c’era bisogno di capire: io avevo il mio dolore pieno di parole e lei il suo silenzio..


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